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Una maratona di 10 ore per il Social Media Marketing Day

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Social media day Social media day

#SMMDAYT Carrellata di 17 speech tra case history, strumenti, consigli e trucchi sull’uso dei social media

 

Content is King, Distribution is King Kong, si è presentato così il Social Media Marketing Day a Milano lo scorso 24 giugno; interamente dedicato al come essere marketing social. Il claim è l’evoluzione dell’head line per eccellenza di chi lavora sul web che attribuiva alla distribuzione la carica di regina. Non basta costruire un contenuto di valore perché possa essere virale ma è necessario anche comunicarlo attraverso i  vari  strumenti di distribuzione on line e off line. 

Hashtag, web 3.0, facebook, content, twitter, google plus, web reputation sono solo alcune delle parole chiave che sono state sviluppate dai 14 speaker. Un evento che ha raccolto più di 400 persone tra addetti ai lavori e aziende.

Diversi spunti interessanti sono stati messi in campo. Tra questi la web reputation, un aspetto da non sottovalutare per avere credibilità e autorevolezza con i propri interlocutori. Costruirla è un lavoro che va svolto accuratamente su tutti i canali social a cui si è iscritti. Ogni canale va affrontato secondo la propria specificità. Sul web rimane traccia nel bene e nel male di qualunque cosa si scriva, per questo è necessario essere sempre vigili.

Meglio una pagina facebook o un blog? Tra casi di successo su facebook e blog è emerso come l’uno non escluda l’altro, anche se il blog ha dalla sua parte la paternità di chi lo costruisce e quindi la libertà di gestire la comunicazione.  Su facebook, invece, le notizie devono essere postate come l’azienda FB decide.

Come si fa a gestire in contemporanea tanti social media?  Esistono dei tool che possono aiutare in questo lavoro: da Hotsuite a Zoho e tanti altri che permettono di programmare più post per diverse tipologie di social  media. Un aspetto interessante per un operatore che gestisce più clienti su più piattaforme social.

E i social in Cina? Le basi della nostra comunicazione non funzionano in Cina vanno studiati i loro social che sono diversi dai nostri e usati secondo la loro cultura e lingua. Un claim come quello di Barilla “Dove c’è casa c’è Barilla” in Cina non funzionerebbe per il semplice fatto che i cinesi amano mangiare fuori. 

I social nello sport funzionano? Nello sport sembra che non ci sia propensione ad investire in questa modalità di comunicazione in quanto l’attenzione è orientata al risultato della vittoria.

Tuttavia esistono degli esempi di successo come la squadra del Bari #happysevieniallostadio, un video virale fatto con i giocatori stessi che ha risollevato le sorti di una società  sportiva che stava andando verso la débâcle. Gli influencer, una categoria importante nella comunicazione social, nello sport sono: i calciatori, i fan, i giornalisti e il club sportivo. Potenzialmente lo sport potrebbe usare molto bene i social per le chiare similitudini tra i tifosi e i fan e i motivi che spingono entrambi a far parte rispettivamente di un club sportivo e di un gruppo social.

Piccoli consigli per creare engagement ovvero il cosiddetto coinvolgimento:

  • Essere divertenti
  • Essere diplomatici nelle risposte difficili
  • Creare degli eventi real life con la digital life
  • Attenzione all’ironia che spesso non può essere percepita in un post
  • Non essere avari nel numero di post scritti

E linkedin in tutto questo come si sta trasformando? E’ stato interessante constatare che il social media per  eccellenza legato ai curricula si stia avvicinando alle aziende, alla possibilità di avere una pagina aziendale oltre che personale, la stessa azienda in pochi click può attivare una campagna promozionale. Su  linkedin le condivisioni e le conversazioni consigliate hanno più valore che su facebook, perché il target è più profilato e chi legge lo fa perché è davvero interessato. Chi usa linkedin lo fa anche per informarsi e aggiornarsi professionalmente. Un upgrade  di linkedin è We chat, l’app di chat e messaggistica cinese con la quale Linkedin ha siglato un accordo. Come funziona? Nelle informazioni di contatto di ciascun profilo può essere presente We chat, un canale diretto e più veloce per parlare con il candidato.  In questo social è importante se si vuole ampliare il numero dei propri contatti in modo mirato l’uso dei gruppi che contribuisce anche ad alzare la propria web reputation.

Tutti gli interventi sono stati ampiamente twittati all’ #SMMDAYT tanto che ad un certo punto Twitter ha deciso che erano troppi e ha bloccato tutti i twitt. Un limite molto discutibile di twitter che lo fa per paura che si tratti di spam senza verificare l’autenticità della situazione.

Il Social Media Marketing Day  è stato organizzato da Netcomm (Consorzio del Commercio elettronico) con la partecipazione di 30 tra sponsor e partner. Tra questi il Sole 24 ore Business School che ci ha ospitato.  

Dora Carapellese

 

Ultima modifica il Venerdì, 04 Settembre 2015 11:35
Dora Carapellese

"Mi occupo di uffici stampa e lo faccio per aiutare le aziende a catturare l’attenzione dei giornalisti"

La comunicazione e la scrittura sono il naturale complemento della mia attività. Giornalista pubblicista, Digital PR, scrivo come freelance e gestisco i rapporti con i media a Bologna e su tutto il territorio nazionale.

"Adoro il tango argentino, la natura, lo yoga e la fotografia".

www.doracarapellese.it

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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