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Tolktolk: Linkedin, uno strumento di business

Linkedin funziona creando valore per l'interlocutore. Intervista a Cobianchi e Albanese

I protagonisti della serata del 15 ottobre scorso: linkedin, uno strumento di business nell'intervista che segue ci danno diversi spunti

In questa pagina scorrendo troverete: intervista Albanese e Cobianchi, link dei protagonisti, partner, foto dell'evento,  rassegna stampa, podcast della serata Linkedin, uno strumento di business, invito, comunicato stampa

La nuova stagione tolktolk è iniziata con un grande tema: Linkedin uno strumento di business. E’ uno dei primi social network più usati nel mondo del lavoro. Chi di noi non ha un profilo su Linkedin? Chi lo ha cerca di mettersi in vetrina nel modo migliore, si collega a nuovi contatti, segue aziende, si iscrive a dei gruppi, etc.. ma come possiamo trasformare questi contatti in qualcosa di più concreto? Come possiamo portarli dal mondo virtuale a quello reale, dove due persone raggiungono un accordo guardandosi negli occhi e stringendosi la mano.

L'intervista a Roberto Cobianchi e Andrea Albanese

a cura di Dora Carapellese

 

 

    1.      Quali sono gli ingredienti per scrivere un buon profilo su linkedin. Andrea

Ciao Dora, domanda interessante quella che mi poni, non esiste una ricetta per tutti, quindi rispondo con una mia opinione: diciamo che ci sono parecchi fattori ed il principale è quello di scrivere e comunicare in modo chiaro e schematico la verità sulle proprie esperienze lavorative. Romanzare eccessivamente quello che si fa, forse fa bene all’ego ma poco alla sostanza, e potrebbe portare il lettore del nostro profilo al disinteresse. E’ fondamentale comprendere che il proprio profilo Linkedin è l’evoluzione del biglietto da visita e della stretta di mano che facciamo quando incontriamo qualcuno, con la variante che non è necessario essere presenti fisicamente (a volte è un bene … a volte no).

Negli ultimi 12 mesi, solo per Linkedin ho fatto formazione ad oltre 900 persone di 400 differenti aziende (se volete maggiori info vi consiglio il percorso ‘Linkedin for Business’  ed ho capito che lasciare spazio e dare poche regole per completare il profilo è la cosa migliore, ovvero … che ognuno deve essere soddisfatto di come è il suo profilo e deve farsi una domanda importante guardando il proprio profilo: vorrei parlare ed incontrare questa persona? Le farei un colloquio di lavoro? La vorrei come socio/partner/fornitore? …

Se la risposta è SI’ allora è sufficiente perchè è come se mi fossi fatto un abito su misura, se la risposta è NO, allora è semplice quello che devo fare …  sicuramente alcuni cambiamenti ed aggiunte, e soprattutto dormirci sopra ed il giorno dopo rivedere il tutto fino a che alla domanda di cui sopra, la mia risposta sarà SI’ :-)

 2.      Perché devo aprire una pagina aziendale? Andrea

 In effetti è meglio aprirla e tutte le aziende dovrebbero averla,...  consiglio di aprirla ma non è un obbligo. Dipende da quanto sono forti i profili Linkedin personali delle persone che lavorano nella mia azienda. Un’ottima Pagina aziendale Linkedin, non è garanzia di risultato, perchè le aziende sono fatte di persone e di contenuti, e nel giro di qualche click vedo subito se esiste e come esiste l’organizzazione su linkedin e non solo. Certo che se ho pretese di essere internazionale, la pagina linkedin è d’obbligo, ma le traduzioni dei profili dei miei collaboratori anche.

Le pagine danno poca soddisfazione per quanto riguarda la generazione delle lead, ma ottimi risultati per dare un’ottima impressione a chi mi trova dai Social. Con Linkedin è possibile per tutti avere una vetrina in Corso Montenapoleone a Milano o forse meglio ancora, come avere un ufficio con vetrina al piano terra della Fifth Avenue a New York: un ufficio comodo, funzionale, pratico, di prestigio, accessibile a tutti senza ascensori :-)

3.      Quali sono gli ingredienti per scrivere una buona pagina aziendale su linkedin Andrea

I fatti sono tutto, oltre ad avere una bella descrizione aziendale accattivante e veritiera, posso raccontare i miei prodotti e servizi in modo pratico ed essenziale. L’era dei portali aziendali enormi, dove ci si perde è finita, ed essere snelli e rilevanti nella comunicazione aziendale è fondamentale. Se fossi un’azienda, darei all’ufficio stampa e digital PR la gestione della pagina, non penso che l’HR sia in grado di capire che Linkedin NON è più solo uno strumento per ricercare candidati, ma soprattutto è lo strumento fondamentale per generare lead e contatti commerciali. Le posizioni aperte sono poca cosa rispetto alla comunicazione commerciale e di business che si può fare. Ma anche questo è un punto di vista.

 4.    Cosa sono i tag in linkedin e come vengono usati Andrea

 I tag sono un’invenzione determinante per Linkedin, è possibile etichettare ogni nostro contatto diretto di primo grado, ma anche ogni altro tipo di contatto di 2° e 3° grado. Etichettare in modo dinamico e semplice: prospect, cliente, fornitore, amico, ex cliente, partner, competitor, giornalista … così posso ritrovarlo velocemente nella ricerca avanzata.

Una forma di tag sono anche le citazioni nei commenti, ovvero, mentre scrivo un post posso richiedere ad un contatto la sua opinione citandolo, come succede in Facebook … il concetto e le funzionalità sono simili, l’utilizzo è tutto professionale, business e strategico/tattico

 5. Come linkedin può interagire con altri social in modo strategico? Roberto

 Nella mia esperienza vedo linkedin un ambiente di relazioni molto differente da altri Social network. I linguaggi sono così diversi che ciò che le persone si aspettano, come contenuti, come tipo di relazione, come modalità di fruizione di contenuti ha dato una forma specifica al social network.

Twitter è oggi l'unico ambiente di relazioni che vedo coerente con Linkedin, almeno per quella fascia di persone che usa Twitter soprattutto per cercare informazioni, contenuti interessanti, persone da seguire e da cui imparare, o persone con le quali entrare in relazione.

  6.      Come posso capitalizzare i contatti linkedin portandoli a diventare clienti? Andrea

 Mhhh …. sicuramente scrivendo qualcosa che li può interessare. Se li colleziono e basta, dubito che possano diventare clienti. Un mio vecchio e valido capo mi disse una volta: i biglietti da visita se li tieni in tasca, non servono a nulla; ed un professore universitario mi disse un giorno per farmi capire un concetto importante: la potenzialità se non la trasformi in moto, non serve ad un bel niente … la parola che utilizzò alla fine della frase era più forte e rendeva meglio … ma avete capito il concetto :-)

 7.      Come posso capitalizzare i miei contatti se sto cercando lavoro? Andrea

Questo è il punto focale: Linkedin per trovare lavoro è eccezionale, è dirompente, è formidabile e mi permette di entrare in contatto con chiunque, mi dà la possibilità di raccontare in poche battute perchè io sono la persona giusta. Inoltre, come ho la possibilità di farmi notare in pochi secondi da chiunque, così ho la possibilità di farmi ricordare per anni in modo negativo e chiudermi tutte le possibilità collaborative. Bisogna essere se stessi, senza paura e facendo valere i propri punti. Ci vuole un po’ di faccia tosta e bisogna avere qualcosa da comunicare.

 Tra il 2008 ed il 2009 ho lavorato in una multinazionale francese e ho dovuto fare circa 500 primi colloqui di lavoro … un lavoro massacrante che solo chi fa selezione e recruiting può comprendere: non c’era nulla di peggiore di un candidato che non sapeva argomentare perchè lui era il migliore per quella posizione, e subito dopo arrivavano quelli che non si ricordavano per quale posizione si erano candidati oppure che non avevano letto il profilo dell’azienda … ora ci rido sopra … ma quanta calma in certe occasioni. Il tempo è prezioso per tutti, per chi ti scrive e per chi ti risponde, se vi capita di dover trovare lavoro, scrivete i 5 motivi per cui vi dovrebbero assumere, ed inviateli al potenziale datore di lavoro, andate dritto al punto senza paura. Su Linkedin fatevi conoscere velocemente in modo preciso ed incuriosite per un approfondimento. Ho cambiato parecchi lavori nel tempo … e mica sempre è stata una passeggiata. Linkedin mi ha aiutato.... poi un po’ di cu.o è fondamentale e sorridere aiuta :-)

 8.       I gruppi di linkedin che ruolo strategico hanno se sto cercando dei clienti Roberto

 Il primo accento viene messo, e a ragione, sulla cura del proprio profilo personale perché è il luogo di approdo per chiunque voglia saperne di più su di te; i gruppi linkedin sono gli spazi nei quali agire per attirare traffico verso il proprio profilo e di conseguenza verso le proprie attività e la propria "offerta" in senso ampio.

 Entrare in un gruppo linkedin ti mette immediatamente in contatto con altri professionisti, del tuo settore o del settore in cui si trovano i tuoi potenziali clienti o il tuo prossimo "datore di lavoro". Se hai 10 minuti al giorno da dedicare alla cura di te stesso online, dedicali ai gruppi su linkedin. A questo punto si dovrebbe aprire un discorso sui criteri con i quali scegliere i gruppi...

9.      Come posso utilizzarli al meglio Roberto 

Il primo passo è scegliere quelli giusti, cioè quelli coerenti con i tuoi obiettivi, sia di presenza su linkedin che professionali. Vuoi essere riconosciuto come esperto tra i professionisti del tuo settore? Cerca i gruppi dove si sono raccolte quelle persone. Vuoi affermarti come esperto e "possibile" fornitore di soluzioni? Cerca i gruppi dove si raccolgono i tuoi potenziali clienti.

Dopodiché esiste una sola strategia: renditi visibile alle persone pubblicando aggiornamenti che portano valore ai membri del gruppo e partecipando alle discussioni aperte dagli altri. Da ultimo, adotta un approccio mentale da maratoneta: scegli il tuo passo e mantienilo nel tempo.

 10.  Il valore della fotografia su Linkedin Roberto

Linkedin non è un social network che pone enfasi sull'impatto visivo delle immagini. Queste hanno uno spazio limitato nel riquadro degli aggiornamenti e, a parte alcune sezioni del profilo personale e il banner di testata delle pagine aziendale e vetrina, non mi risulta ci siano sezioni tipo gallery. È un social network più "razionale" che "emozionale", almeno per ora. Tuttavia, gli spazi dove puoi mettere immagini, usali al meglio.

 

11.  Cosa non scrivere in un post Roberto

Distinguiamo due tipi di post: l'aggiornamento che puoi pubblicare sul tuo profilo, in un gruppo o in una pagina, e il post "lungo", l'articolo vero e proprio che da questa primavera più o meno tutti gli utenti linkedin possono scrivere. Nel primo caso a mio parere valgono queste regole:

 1. Scrivi qualcosa. Ovvero non limitarti a condividere appena il link alla risorsa esterna ma aggiungi una tua frase, un commento, un nota bene o una domanda. Fammi vedere, a me che dovrei leggere il tuo aggiornamento, che mi hai dedicato qualche secondo...

 2. Non limitarti a ricopiare il titolo del post che condividi.

 3. Non scrivere frasi scontate del tipo "ho trovato questo..."

 4. Non scrivere frasi bassamente promozionali del tipo "Un altro grande successo di ... [la nostra azienda] nel settore ...". Lascia questa conclusione a chi ti legge.

 5. Non vendere, "le soluzioni di... sono state scelte da..." oppure se vuoi davvero vendere, cerca di farlo con garbo, non da venditore.

 Cosa non scrivere negli articoli? Che "noi siamo i migliori!" Ovvero, ricordati sempre di portare valore e che il valore non sta nel tuo prodotto ma nei bisogni che soddisfa e nei problemi che risolve. Quindi parla di questo, e non di te.

12.  Quali sono le ultime novità di Linkedin Andrea

Molte e nessuna, dipende se queste novità le utilizzi oppure no. Che esista una feature in più o in meno se non spendi 15’ al giorno su Linkedin, fa poca differenza.

Considera che durante i corsi uso 8 ore in aula per spiegare le ultime novità (e solo quelle più importanti), qui faccio un veloce elenco:

  • pulse
  • publisher
  • tag
  • citazioni
  • algoritmi di visibilità e tecniche di posting per aumentarla
  • contact management
  • integrazioni con posta elettronica ed evernote
  • wechat integration
  • profilo in cinese semplificato
  • nuovi prodotti ADV
  • sales and marketing solutions

 

Partner

    • Stefano Degrandis, di SDG Photography
    • APCO, Associazione professionale italiana consulenti di management. Per tutti gli associati APCO, tolktolk darà diritto a dei crediti formativi. 
    • TEDxBologna 2014 
    • Chiaroscuro creative

 
Link

Andrea Albanese, Organizzatore del 'Social Media Marketing Day' #SMMDayIT (leggi l'articolo sulla giornata di Dora Carapellese)

Roberto Cobianchi

Irene Spadaro

Susana Alonso

 

 

Foto dell'evento

 

Rassegna Stampa

Urbanpost 16 ottobre 2014

Repubblica 15 ottobre 2014

Il Resto del Carlino 15 ottobre 2014

Underbiz 13 ottobre 2014

Il Titolo 13 ottobre 2014

You Mark 12 ottobre 2014

 

Audio streaming a cura di Irene Spadaro. Blogger e autrice radiofonica si occupa della parte tecnica e dei contenuti facebook durante le serate.

Scarica il podcast  la serata del 15 ottobre 2014

 

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Chi sono

Sono Dora Carapellese, mi occupo di comunicazione, gestisco i rapporti con i media, sono una giornalista e svolgo attività di formazione sui temi legati alla comunicazione.

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